Monterosso nel XV secolo

È dedicata al tardo Medioevo e al Rinascimento l’esposizione online “Monterosso nel XV secolo”, secondo appuntamento della rassegna «Percorsi nel tempo».
Curata dal socio corrispondente della sezione di Pontremoli Davide Tansini, la mostra è dedicata alle vicende quattrocentesche del territorio fra Riviera, Val di Magra e Val di Vara.
Monterosso era già celebre nel XV secolo per l’aspro ma suggestivo paesaggio e per l’elevata qualità dei vini prodotti in loco: vernacce e roccesi delle Cinque Terre erano commerciati lungo le tratte mercantili della Valpadana, oltre a essere apprezzati ed esportati anche in Francia e Inghilterra.
Lo studioso prende spunto dal vissuto del borgo monterossino per ripercorrere anche i principali avvenimenti dell’antica Lunigiana, dove gli itinerari appenninici provenienti dal Parmense, dal Piacentino e dal Reggiano si raccordavano agli approdi marittimi attorno alla foce del fiume Magra.
In questa zona strategica ma politicamente instabile convergevano (e, spesso, si scontravano) gli interessi di vari potentati: la Repubblica Fiorentina; i ducati estensi di Ferrara, Modena e Reggio; le signorie Fieschi, Fregoso, Landi, Malaspina e Piccinino; la Repubblica di Lucca; il Ducato di Milano; la Repubblica di Genova.
Proprio lo stato ligure (cui era soggetta larga parte della Riviera di Levante) fu travagliato nel corso del Quattrocento da un turbolento susseguirsi di egemonie e dominazioni: Valois, Paleologi, Fregoso e Fieschi, nonché Visconti e Sforza (che ebbero in dominio anche Parma, Piacenza, Bobbio e Pontremoli)
Per articolare i contenuti Davide Tansini ha impiegato fonti d’archivio conservate in varie località del Centro-Nord Italia: Firenze, Genova, La Spezia, Levanto, Lucca, Milano, Monterosso al Mare e Venezia, oltre che Massa, Parma e Pontremoli.
Organizzata per schede navigabili e impostata su undici temi ricorrenti, l’esposizione si occupa di ambiente, cultura, curiosità, documenti, economia, politica, società e vita quotidiana fra Liguria orientale, alta Toscana ed Emilia occidentale.

La mostra è patrocinata dal Comune di Monterosso al Mare ed è accessibile sul sito www.inarce.com.